Il Teatro dei Pupi

L'Opera dei Pupi è una rappresentazione teatrale i cui protagonisti sono i Paladini di Carlo Magno, raffigurati da delle particolari marionette, dette Pupi e narra storie tratte dalla Chanson de Roland.
Originari della Castiglia, furono importati nel 1646 e con il passare degli anni e la dinamicità di diversi pupari, hanno assunto connotati tutti propri fino a costituire la base stessa del teatro popolare siciliano.

Per raccontare le imprese memorabili dei Paladini di Francia, antiche gesta cavalleresche, si muovono in un artificioso teatrino i “pupi” di legno, lamiera e stoffa adornati e lucidati, a realizzarli dandone anima e corpo è il “puparu”, un antico mestiere che oggi tende a scomparire.
Le varie parti vengono montate tra loro con un filo di ferro, successivamente mani e piedi vengono dipinte e ricoperte con del tessuto, in questa maniera anche il busto si fodera con della stoffa (articolazioni) che servono agli usi di scena, queste articolazioni, coperte con il vestitino, sono a loro volta ricoperte dall’armatura. La lavorazione più impegnativa è certamente l’armatura, che deve essere sbalzata utilizzando diversi arnesi particolari inventati dal puparo e tramandati dagli antenati. Arabeschi di rame rosso vengono applicate con la saldatura a stagno, queste servono a fissare le insegne per identificare i personaggi (Orlando porta sulla corazza e sullo scudo una croce latina e l’aquila sull’elmo).
Infine vengono applicati i costumi: i pantaloni alla “zuava” per gli infedeli e la “faraoncina” (gonnella corta). I paladini possono essere distinti secondo il colore del costume: verde per Orlando, rosso per Rinaldo e così via.
Quando il puparo prende tra le mani il pupo che è di legno, stoffa, rame e ha gli occhi e il volto immobili, il pupo si anima diventa leggero ed espressivo.


Ogni pupo rappresentava tipicamente un preciso paladino, caratterizzato per la corazza ed il mantello e gli spettatori usavano parteggiare per uno. Generalmente si contrapponevano, fra tutti, i sostenitori delle due figure più amate: Orlando e Rinaldo. Altre figure di rilievo sono Carlo Magno, Angelica, e Gano di Maganza (il traditore) oltre ai saracini (saraceni): Rodomonte, Mambrino, Ferraù, Agramante, Marsilio e Agricane.

Nell'Opera dei Pupi si ha la trasmissione di alti codici di comportamento dalle antiche origini che hanno interessato il popolo siciliano, codici come la cavalleria, il senso dell'onore, la lotta per la giustizia e la fede, gli intrecci amorosi e la brama di primeggiare.

Recentemente l'UNESCO ha dichiarato il Teatro dell'Opera dei Pupi Capolavoro del patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità.

Oggi, la più ricca collezione di Pupi si può ammirare al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino ed al Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè di Palermo.

Museo Internazionale delle Marionette A. Pasqualino - Via Butera 1 - 90133 Palermo Pa 
   Tel. 091.328060 / Fax 091.328276 - E-mail: mimap@museomarionettepalermo.it

Note
Assistere ad uno spettacolo dei Pupi vuol dire assistere a degli eventi specifici come i Consigli e le Battaglie. I primi sono delle riunioni di più personaggi e possono avere un carattere privato o solenne.
Il Consiglio solenne prevede l'ingresso dei vari guerrieri e poi quello del re o del condottiero che annunzia la battaglia che si deve intraprendere.
I Consigli hanno anche il merito di chiarire il carattere dei personaggi, cioè se essi sono "amici" o "nemici", traditori o meno, i rapporti che intercorrono fra loro, i comportamenti che essi assumono ed i valori che essi rappresentano.

Le "Battaglie" hanno il merito di saper coinvolgere il pubblico e rappresentano certamente il momento centrale dell'Opera dei Pupi. Esse includono, come momento culminante, la morte di alcuni personaggi.
Mentre la morte dei personaggi secondari è un evento molto frequente ed essi muoiono in un discreto numero, la morte dell'eroe principale, positivo o negativo che sia, è sempre un evento eccezionale centellinato nel corso delle puntate in cui si divide la rappresentazione.

La particolarità di uno spettacolo dei Pupi è che spesso la recitazione dei maestri pupari è a soggetto, sempre nel rispetto della "sceneggiatura" collegata alla tradizione, e che la rappresentazione può anche durare alcune ore.
Ulteriore particolarità di questa forma teatrale è sempre stata l'estremo coinvolgimento del pubblico nelle storie narrate, evento che spesso si è tramutato in una sorta di identificazione tra spettatore ed eroe.
Il pubblico spesso partecipa attivamente alla rappresentazione testimoniando le proprie antipatie nei confronti di alcuni personaggi poco graditi lanciando “anatemi” contro di essi.

Altri Pupi hanno un ruolo prestabilito: un primo Pupo ha il compito di annunziare il titolo dello spettacolo che sarà rappresentato; altri due hanno il compito di scambiarsi delle battute prima che lo spettacolo inizi con il compito di creare l'atmosfera e l'interesse attorno allo stesso spettacolo; infine si ha il Pupo che svolge il compito di preannunziare un piccolo riassunto per lo spettacolo successivo (è denominato "Perdomani").

Fra i pupi spiccano:

Orlando (capitano dei paladini, noto anche per il suo strabismo, il prototipo dell'uomo fedele e leale),
Rinaldo di Montalbano (lo spirito ribelle che ebbe il coraggio di fuggire dal seminario, di dedicarsi alle avventure amorose con donne pagane, il simbolo dell'uomo scaltro),
Gano di Maganza (appartenente al gruppo dei Magonzesi, il cattivo, il traditore per eccellenza del quale non ci si può certamente fidare, rappresentato sempre con un volto barbuto, claudicante nel camminare e dall'aspetto sgraziato, tanto da esaltare ancora di più la differenza tra bene e male).

Angelica è la protagonista femminile del poema Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Nella storia è una
dama contesa fra due dei più importanti paladini di Francia: Orlando e Rinaldo, entrambi al servizio di
Carlo Magno

I saracini (saraceni cioè i musulmani provenienti dal Nordafrica o, dalle più lontane contrade del Mashriq (Oriente islamico).Rodomonte, Mambrino, Ferraù, Agramante, Marsilio, Agricane

Il Pupo palermitano raggiunge un'altezza massima di novanta centimetri e non pesa più di quindici chili. Proprio a queste sue non eccessive dimensioni, esso ha una grossa mobilità.

Dove:
Tra le storiche famiglie di pupari a Palermo troviamo: Cuticchio, Argento, Mancuso e Greco.

• Teatro Carlo Magno di Enzo Mancuso - Via Collegio di Maria al Borgo Vecchio, 17 (zona porto, alle        spalle dell'Hotel President) - 90100 – Palermo - Tel. 0918146971 - 3475792257

• Opera dei Pupi di Vincenzo Argento e figli - Via Vittorio Emanuele, 445 - Palermo PA 
Tel. 091.6113680 - 333.2935028 - E-mail : argentopupi@libero.it

• Figli D'Arte Cuticchio di Mimmo Cuticchio - Via Bara all'Olivella 95 - 90133 Palermo PA
Tel. 091.323400 - Fax 091.335922 - E-mail: mcuticchio@hotmail.com
(apparso fra l'altro nel film Il Padrino: Parte III di Francis Ford Copppola).